Eh si! Che bello il notaio…e che belli gli italiani che si lamentano della necessitá del notaio.
Ma spesso questa figura professionale prolifica perché le nostre menti sono rimaste al medio evo e cerchiamo la complicazione pure quando non é necessaria.
La mia amata banca, dato che vivendo all’estero non posso recarmi personalmente, mi ha chiesto, per effettuare una operazione di trasferimento, di sottoscrivere un form (che li tutela pure nel caso di sommosse interstellari) davanti ad un notatio e di accludere anche copia di un documento di identitá.
Da giá che il notaio non é un notaio italiano é anche necessaria l’apostille apposta dal competente ufficio.
Mi domando se ogni volta che firmo un assegno debba fare la medesima procedura…
Se la mia firma é depositata all’atto dell’apertura del conto a cosa serve tutto questo teatrino?
Sicuramente ha giovato molto al mio notaio inglese (che alla fine é un brav’uomo che fa il notaio solo come attivitá complementare..qui il notaio é solo un avvocato con un patentino in piú).
La mentalitá italiana ottusa e cinquecentesca non é facile ad essere eradicata.
Non lamentiamoci dunque della esistenza di questi professionisti pagati a caro prezzo: spesso siamo noi a volerli. Sono solo una proiezione del nostro incoscio desiderio del ”bollino” dell’atto incensato, della ceralacca e della ”marca”….
Buone Feste.
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