Quest’estate, per motivi di lavoro, sono rimasto a Reading e non si vede alcun segno delle ferie all’orizzonte.

La città già non è allegra di suo, con un livello di alienazione sociale sopra la media, (che io chiamo ‘spaccanza’), poi tra amici in vacanza ed altri fatti, è assai pallosa; quindi, per sfuggire alla noia readingtoniana, ci ho dato dentro con la lettura.

Killing Commendatore book cover

Prima di tutto sono finalmente riuscito a finire Killing Commendatore, titolo originale Kishidancho Goroshi (騎士団長殺し) di Haruki Murakami.

Credo che in Italia sia uscito in due volumi diversi e si chiami L’assassinio del Commendatore vol. 1 e vol.2

È una storia molto bella dove ricorrono tutti gli elementi tipici di Murakami: spiriti, misteri e situazioni surreali/paranormali, persone che amano trascorrere tempo in luoghi bui e profondi, esplicite scene di sesso con dettagli non richiesti e donne che vengono messe incinta a distanza (come in 1Q84) per opera di uno spirito non troppo santo.

La storia vede come protagonista un giovane pittore esperto nel fare ritratti su commissione che un giorno viene abbandonato dalla moglie.

Scosso da questo repentino abbandono inizia un viaggio senza meta in Giappone fino a che un suo amico d’infanzia gli propone di andare a vivere nella casa del padre, famoso pittore giapponese ricoverato in una casa di riposo, per un affitto molto conveniente.

Trasferitosi nella casa fa la conoscenza di un misterioso uomo d’affari, Menshiki, che insiste per commissionargli il suo ritratto.

Rovistando nella soffitta trova un dipinto del padrone di casa che raffigura una scena del Don Giovanni intrisa di simbolismo: l’uccisione del commendatore.

Inutile dire che iniziano a manifestarsi strani ed inquietanti fenomeni….

Il secondo libro che ho letto, sotto consiglio di una carissima amica, è di un autore di cui non avevo mai sentito parlare: Paolo Nori.

Bassotuba non c’è vede il protagonista, Learco Ferrari, aspirante scrittore, traduttore dal russo e magazziniere, raccontare la sua storia di separazione dalla fidanzata con la quale conviveva, Elena, soprannominata Bassotuba.

Learco vive da solo con la gatta Paolo e suona in una band amatoriale della zona.

Learco è l’alter ego dello scrittore stesso anche se non si tratta, credo, di una vera e propria autobiografia ma nel personaggio c’è molto del vissuto dell’autore.

Il romanzo è molto divertente, dai toni dolce amari e lo stile narrativo veramente particolare.
Mi è piaciuto così tanto che ho deciso di ascoltare anche un audiolibro letto dall’autore stesso: Grandi Ustionati.





Grandi Ustionati vede il protagonista, Learco Ferrari, reduce da un incidente automobilistico nel quale riporta gravi ustioni e viene ricoverato per dei mesi in ospedale nel reparto Grandi Ustionati.

Il racconto ha dei riferimenti con la realtà in quanto l’autore fu coinvolto realmente in un incidente e fu ricoverato con gravi ustioni.

Il romanzo racconta la vita d’ospedale, la voglia di guarire e tornare alla normalità, i rapporti con gli altri pazienti e il mondo dell’editoria: Learco finalmente riesce a veder pubblicati i suoi romanzi e le cose iniziano ad andargli un po’ meglio…

Il libro è molto gradevole, poi la narrazione della voce stessa dell’autore ha aggiunto di certo un tocco piacevole al romanzo. Come in Bassotuba Non c’è il tono è sempre molto al confine tra il divertente e il malinconico, comunque mai pesante.

Ho letto anche altri due racconti brevi:

  • La donna di Picche di Aleksandr Puškin, traduzione di Paolo Nori
    La leggenda vuole che una anziana contessa dedita in gioventù’ al gioco delle carte custodisca un segreto infallibile per vincere.
    Hermann, un giovane ufficiale, inizia a bramare di conosce il segreto…

  • Birthday girl di Haruki Murakami.
    È un racconto, che è stato pubblicato dall’autore per festeggiare il suo settantesimo compleanno che vede protagonista una cameriera costretta, suo malgrado, a lavorare il giorno del suo compleanno

Devo ancora decidere cosa leggere prossimamente: sono indeciso se riprendere il filone di Murakami con A Wild Sheep Chase (Nel Segno della Pecora) o se continuare ad esplorare qualche altra opera di Paolo Nori.

In alternativa potrei decidere di leggere qualcosa di diverso come Factfulness di Hans Rosling che spiega come non farsi abbindolare da statistiche campate in aria che spesso purtroppo vengono diffuse anche da politici e stampa.

Se avete suggerimenti su cosa leggere fatemi sapete lasciando un commento. Buona lettura 🙂