Dopo averlo avuto parcheggiato nella mia libreria anche troppo a lungo mi sono deciso ad inserirlo nella mia coda di lettura. Dopo aver concluso i primi due volumi di 1Q84 ed aver perso un po’ di tempo leggendo durante il break natalizio Artemis (cagata pazzesca) ho iniziato ad addentrarmi in questo libro di racconti aventi come oggetto la solitudine.
Una solitudine particolare però: quella degli uomini abbandonati dalle donne o perché decidono di mettersi con altri uomini, o perché muoiono, quasi sempre in circostanze tragiche.
E’ molto interessante la teoria di un personaggio di uno di questi racconti che asserisce che le donne hanno un organo in in degli uomini, un organo dedicato alla menzogna.
Ho trovato molto bella anche la storia di chiara ispirazione kafkiana “Gregor Sansa” dove un insetto si trasforma in un uomo…molto divertente.
Molto ‘alla Murakami’ la storia di Kino: bartender in fuga dai fantasmi del passato ben consigliato da un misterioso avventore.
La storia finale da il titolo al libro ed è anche, secondo il protagonista della storia, uno stato mentale di profonda prostrazione nel quale si cade scoprendo di aver perso la donna amata.
Un bel libro, non allegrissimo ma del resto quando leggi Murakami sai bene o male cosa ti aspetta 🙂
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